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Corsa dei Comuni ai finanziamenti al 100% per la transizione energetica.

22/03/2025 14:14

avv. Luca Savi

Energie Rinnovabili,

Corsa dei Comuni ai finanziamenti al 100% per la transizione energetica.

Avviso Cse 2025

L’efficienza energetica entra nel vivo dell’agenda degli enti locali. Con il nuovo Avviso Cse 2025 – Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) mette a disposizione oltre 232 milioni di euro per interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Si tratta di una misura di grande rilievo, che consente ai Comuni di ottenere contributi a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili, senza alcun obbligo di cofinanziamento.

Un quadro normativo solido e ben strutturato

L’Avviso Cse 2025 si inserisce nel contesto del Programma operativo complementare (Poc) «Energia e sviluppo dei territori» 2014-2020, la cui operatività è stata prorogata fino al 31 dicembre 2026. La delibera Cipess numero 53 del 1° agosto 2024 ha rafforzato la dotazione finanziaria del programma, consolidando la sinergia con il Pon imprese e competitività e i relativi fondi complementari.

L’erogazione dei contributi avviene attraverso una procedura a evidenza pubblica, nel rispetto delle normative sugli appalti pubblici. I Comuni devono effettuare gli acquisti attraverso il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione (MePA), garantendo massima trasparenza e tracciabilità, ai sensi del Dlgs 31 marzo 2023 numero 36 (Codice dei contratti pubblici), che impone l’uso di piattaforme digitali certificate per la gestione degli acquisti e introduce modalità di selezione semplificate per beni e servizi standardizzati.

Chi può accedere ai fondi e per quali interventi

Possono beneficiare dei finanziamenti tutti i Comuni italiani, con l’unica condizione che non abbiano dichiarato il dissesto finanziario. Il programma prevede, inoltre, una distribuzione territoriale equa delle risorse: l’80% dei fondi è riservato ai Comuni delle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), mentre il 20% è destinato alle Regioni più sviluppate e in transizione. Inoltre, una quota pari al 5% delle risorse è destinata ai Comuni delle isole minori, che spesso incontrano difficoltà logistiche e amministrative nell’accesso ai finanziamenti pubblici.

Gli interventi finanziabili riguardano l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, in particolare scuole, municipi e altre strutture destinate a servizi essenziali. Tra le spese ammissibili rientrano:
- Installazione di impianti fotovoltaici e solari termici per l’autoconsumo;
- Sostituzione di impianti di illuminazione obsoleti con soluzioni LED ad alta efficienza (relamping);
- Interventi di coibentazione termica e installazione di infissi ad alta prestazione energetica;
- Introduzione di sistemi di controllo smart building per la gestione intelligente dei consumi energetici.

Un requisito fondamentale è la diagnosi energetica preventiva: i Comuni devono presentare un Attestato di prestazione energetica (Ape) prima dell’intervento per attestare i consumi pregressi e i potenziali benefici delle opere proposte. Qualora l’ente non disponga di un Ape aggiornato, la sua acquisizione è considerata una spesa ammissibile nell’ambito del progetto.

Procedura di accesso ai finanziamenti

L’assegnazione dei contributi avviene a sportello, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Il percorso per l’ottenimento dei fondi prevede tre fasi principali:
1. Pubblicazione della Richiesta di Offerta (Rdo) sul MePA: i Comuni devono selezionare i fornitori tramite una procedura di gara aperta e concorrenziale.
2. Presentazione della domanda di finanziamento: una volta individuato il fornitore, il Comune può trasmettere la richiesta attraverso la piattaforma digitale Invitalia. Le domande saranno accettate dal 5 maggio 2025 fino al 30 settembre 2025, salvo esaurimento dei fondi disponibili.
3. Erogazione del contributo: il rimborso avviene in un’unica soluzione a saldo, previa verifica della documentazione di spesa. Il termine per la rendicontazione è fissato al 30 gennaio 2026.

Le responsabilità dei Comuni nella gestione dei fondi

L’ottenimento del contributo implica l’osservanza di precisi obblighi normativi e amministrativi. I Comuni devono garantire la copertura finanziaria iniziale per l’acquisto dei beni e servizi, poiché il rimborso ministeriale avverrà solo a lavori conclusi. È quindi essenziale una corretta pianificazione della liquidità per evitare squilibri di cassa.

Inoltre, il ministero dell’Ambiente e gli organi di controllo competenti effettueranno verifiche rigorose sulla corretta gestione delle risorse. Gli enti beneficiari dovranno:

• Documentare in modo dettagliato ogni passaggio amministrativo;

• Conservare tutti i contratti e le fatture elettroniche per eventuali ispezioni;

• Rispettare i vincoli di destinazione degli interventi per un periodo minimo di cinque anni, evitando modifiche non autorizzate agli impianti finanziati.

Conclusioni

L’Avviso Cse 2025 rappresenta una delle migliori occasioni di finanziamento per gli enti locali nell’ambito dell’efficienza energetica. L’assenza di cofinanziamento, la procedura semplificata e la varietà degli interventi finanziabili rendono questi contributi estremamente vantaggiosi.

Tuttavia, vista la disponibilità limitata dei fondi, la competizione tra i Comuni sarà elevata. Per massimizzare le probabilità di successo, le amministrazioni devono prepararsi in anticipo, avviando per tempo le analisi energetiche e le procedure di acquisto su MePA. La transizione ecologica del settore pubblico passa anche da qui: meno sprechi, più sostenibilità e un miglior utilizzo delle risorse pubbliche per un futuro più efficiente ed eco-compatibile.

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